Federmanager è intervenuta in audizione alla Commissione “Attività Produttive, Commercio e Turismo” della Camera dei Deputati nell’ambito dell’“Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030”.
Partendo dai risultati emersi nel 2° Rapporto “Una Strategia Energetica per l’Italia”, sviluppato in collaborazione con l’Associazione Italiana Economisti dell’Energia (AIEE), Federmanager ha evidenziato alcuni interventi prioritari per la trasformazione del settore energetico italiano verso un sistema a basse emissioni di carbonio.
Tra questi, la necessità che le imprese siano incoraggiate a puntare sull’innovazione e sulle nuove tecnologie, anche attraverso una riduzione dei costi amministrativi, puntando sulle filiere tecnologiche dove maggiore è la capacità di competere delle imprese italiane e promuovendo l’innovazione negli altri settori per colmare i divari competitivi. La riqualificazione delle aziende italiane dovrà porsi l’obiettivo di un’effettiva efficienza energetica, tenendo fermo il chiaro intendimento di investire sulla formazione dei manager che si occuperanno delle nuove professioni dell’energia.
Gli scenari programmati dal Piano Energia e Clima prevedono investimenti per 184 miliardi di euro al 2030 per la trasformazione del settore.
Da qui, la possibilità di supportare la diffusione di nuove competenze manageriali, quali l’innovation energy manager e l’esperto in audit energetici o di certificazione energetica degli edifici. Figure professionali altamente qualificate che potranno contribuire a uno slancio delle aziende italiane già protagoniste del settore in tutto il mondo.