Una 'contaminazione manageriale' della politica, dei partiti, della societa' civile, per esaltare e diffondere i valori fondamentali di chi vive e opera nell'impresa: centralita' del merito, sobrieta', trasparenza, etica della responsabilita' individuale e sociale, vision, spinta all'innovazione non solo tecnologica quanto sociale, sono questi i valori che esprimono il DNA del management italiano. A lanciare questo messaggio e' Carlo Poledrini, vice presidente di Federmanager, nel suo intervento al convegno "La societa' civile si incontra e propone", svoltosi oggi a Roma.
"Una classe manageriale matura – ha detto Poledrini – che sceglie di impegnarsi per tornare a vestire i panni della classe dirigente, capace di interpretare un ruolo di motore della trasformazione. Obiettivo e' quello di 'contaminare' i partiti e le forze politiche dei valori manageriali, spingendoli ad accettare la sfida del cambiamento".
Gli strumenti per rendere concreta questa proposta, ha spiegato il vicepresidente di Federmanager, sono le associazioni rappresentative dei manager: "CIDA – Manager ed alte professionalita' per l'Italia insieme a Prioritalia sono gli strumenti che abbiamo messo a disposizione prima di tutto del Paese, per dialogare con la 'buona politica' e ricreare un'industria forte e all'avanguardia, senza di cui e' inutile parlare di futuro.
Allo stesso tempo bisogna canalizzare maggiori investimenti, sia pubblici che privati, sull'Universita' e sulla ricerca, settori in cui il nostro paese sconta un'arretratezza storica dalle proporzioni abissali.
Siamo il secondo paese manifatturiero del mondo, ridiamo significati a questa affermazione, lavoriamo su un piano strategico che possa ridare vigore e visibilita' ai talenti e alle eccellenze del sistema Italia.
Come dirigenti – ha concluso Poledrini – vogliamo mettere a disposizione le nostre competenze, il nostro know-how con umilta' ma anche coscienti dei nostri mezzi, perche' la politica possa servirsene imboccando seriamente un percorso di riforma e di innovazione".