Roma, 9 mag. (Labitalia) – "Da parte della generalita' della
Casse e' stato compiuto un impegno grande per assicurare nell'ampio
orizzonte temporale voluto dal legislatore, 50 anni, e nel rispetto
dell'adeguatezza dei trattamenti e dell'equita' intergenerazionale,
l'equilibrio tra entrate per contributi e spese per prestazioni".
Cosi' il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, dal
palco del Forum sulla previdenza organizzato dalla cassa dei dottori
commercialisti. Un impegno, questo, chiesto "in misura ancora maggiore
alle Casse privatizzate" ma che non ha ridotto gli spazi di autonomia
di ciascun ente,
"Ritengo che il nostro ordinamento assicuri ancora alle Casse,
privatizzate prima del decreto 509 e dopo il dl 103, pur in presenza
di incisivi poteri di vigilanza e di intervento riservati
all'amministrazione statale, ancora ampi margini di autonomia nel
delineare la struttura del proprio sistema previdenziale, attraverso
la mai disconosciuta autonomia statutaria e regolamentare", aggiunge
"consapevole che la profonda crisi economico-finanziaria che in questi
anni ha colpito l'economia mondiale e, in particolare, quella europea,
hanno richiesto agli enti di previdenza una revisione anche profonda,
dei regolamenti sulle prestazioni e sui contributi, affidati
all'approvazione dei rispettivi organi deliberanti".