Milano, 4 nov. – (Labitalia) – Green economy uguale occupazione.
Lo rileva "GreenItaly 2013. Nutrire il futuro", rapporto annuale di
Unioncamere e Fondazione Symbola dedicato alla green economy
nazionale, presentato oggi a Milano nella sede di Expo 2015, secondo
il quale la dinamicita' delle imprese che hanno fatto eco-investimenti
e' evidente anche sul fronte del lavoro: con il 21,3% delle imprese
che prevede di assumere nel 2013 (circa 70mila), le aziende di
industria e servizi (con dipendenti) che fanno eco-investimenti
doppiano quelle non investitrici (10,9%).
Piu' del 38% delle assunzioni programmate da tutte le imprese
dell'industria e servizi (con dipendenti) per il 2013 proviene proprio
dalle aziende che investono nella sostenibilita' (sempre con
riferimento alle imprese che hanno investito nel 2008-2012 e/o
investiranno nel 2013): in valori assoluti si tratta di circa 216.500
assunzioni sul totale delle 563.400 previste. Oggi nell'intera economa
italiana, sia privata che pubblica, gli occupati ''verdi'' (i
cosiddetti green jobs) sono 3.056,3 mila, corrispondenti al 13,3%
dell'occupazione complessiva nazionale. Accanto a questi possiamo
annoverare altre 3 milioni e 700 mila figure 'attivabili' dalla green
economy: occupati con le carte in regola per lavorare in settori e
filiere green.
Ben 90 assunzioni totali previste dalle imprese industriali e
dei servizi (con dipendenti) per quest'anno di green jobs in senso
stretto su 100 hanno carattere non stagionale, contro appena 62 su 100
per le figure non green. Tra le assunzioni non stagionali, l'incidenza
delle assunzioni a tempo indeterminato e' del 52% per i green jobs e
scende al 40,5% per le figure non connesse al settore green. Il 42%
del totale delle assunzioni under 30 programmate quest'anno verra'
fatto proprio da quel 22% di aziende che fanno investimenti green.
Perche' ben 36 assunzioni non stagionali su 100 (36,1%) previste nel
2013 dalle imprese eco-investitrici sono rivolte a giovani under 30,
laddove nel caso delle imprese che non investono il rapporto scende a
circa 30 su 100 (30,5%).