E se il manager di Rete diventasse la professione del futuro necessaria per la crescita delle Pmi? Scopriamo cosa vuol dire saper gestire una rete di imprese e quali sono le competenze da possedere
Il manager di Rete nel dettaglio
Se è vero che l’unione fa la forza, è altrettanto vero che per poter fronteggiare le emergenze degli ultimi anni, le imprese hanno visto incrementare ancor di più la collaborazione, la solidarietà e la cooperazione tra imprenditori, collaboratori e aziende, valori che si sono rivelati indispensabili per la crescita e lo sviluppo competitivo delle nostre filiere.
Ed è proprio in questa esigenza di aggregazione che si colloca la figura del manager di Rete. A differenza di un manager di una singola azienda, il manager di Rete ha la responsabilità di guidare e coordinare una rete di imprese: per farlo, la principale caratteristica che un manager di Rete deve possedere è quella di essere “super partes”, ovvero saper gestire un insieme di aziende nella direzione più opportuna in relazione agli obiettivi, senza che possa sembrare privilegiare alcuni a scapito di altri.
Questa figura gioca un ruolo complesso perché non partecipa alle decisioni delle singole imprese ma identifica le più efficaci scelte strategiche per consentire loro di affermarsi come comunità di attori focalizzati verso un obiettivo di business comune.
Gli imprenditori hanno sempre più fiducia nei vantaggi della collaborazione e della fiducia in rete. A confermarlo il 4°Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti di impresa 2022: l’indagine rivela che tra il 2019 e il 2022 le reti hanno subito una crescita del 40,5% e che solo nel 2022 i contratti di rete sono aumentati del 10% (+751 rispetto al 2021) e le imprese in rete del 6,7% (+2.846 rispetto al 2021).
Fasi operative del manager di Rete
Il manager di Rete opera in tutte le fasi del ciclo di vita di una rete di imprese:
- Nella fase di esplorazione il manager di Rete valuta l’attenzione nel territorio sul tema delle aggregazioni imprenditoriali, identifica l’esistenza di reti informali, valuta le potenzialità aggregative e le stimola con proposte anche relative a potenziali finanziamenti;
- Nella fase di incubazione supera le resistenze al cambiamento, raccoglie proposte e visioni di medio e lungo periodo, ipotizza modelli di operatività, definisce il team di progetto e valuta il mercato potenziale;
- In fase di creazione il manager di Rete deve condividere il progetto su cui investire, esprimere la leadership per avviare il progetto, definire un piano di attività e di adeguamento delle aziende coinvolte alla operatività in rete e formalizzare il “contratto di rete”;
- In fase di operatività deve mantenere una “governance” condivisa, gestire i rapporti economici, stimolare la cooperazione ed il coinvolgimento delle diverse imprese, coordinare la pianificazione delle attività comuni e perseguire la soddisfazione dei clienti e il miglioramento dell’offerta;
- Nella fase di organizzazione definisce la struttura organizzativa della rete, condivide strumenti risorse e metodi, identifica indicatori di performance, definisce strategie di comunicazione e cura le relazioni con le banche;
- Infine, in fase di evoluzione, il manager di Rete deve rendere la rete autonoma nel piano di sviluppo, gestire l’inserimento di nuove aziende evitando l’insorgenza di squilibri, gestire eventuali crisi interne ed esterne, gestire la complessità e promuovere lo sviluppo.
Competenze necessarie
Per gestire l’effettivo sviluppo di una rete di imprese, il manager di Rete è tenuto a possedere specifici requisiti:
- Data la particolare responsabilità e la peculiare connotazione di una rete, il manager di Rete deve possedere una spiccata capacità di governare le relazioni e di mediare fra le diverse esigenze delle imprese componenti la rete;
- Deve possedere la capacità di “gestire processi democratici” all’interno di un organismo non gerarchico come la rete;
- Capacità di creare empatia rispetto al possesso di skill elevati o specialistici;
- Forte attitudine al project management e al problem solving per poter individuare e dettare i tempi delle varie attività necessarie alla partecipazione a bandi di finanziamento e ai progetti di interesse della rete;
- Il manager di Rete deve dunque combinare competenza, esperienza e passione per essere riconosciuto, accettato ed ascoltato come “promotore e organizzatore” nel cammino della costituzione e dello sviluppo della rete.
Certificare le competenze del manager di Rete
Il manager deve essere capace di utilizzare competenze specialistiche di altri professionisti per coprire tutta la gamma di competenze che sono richieste per far nascere e crescere una rete di aziende.
Ecco perché è sempre più importante che il manager di Rete certifichi le proprie competenze in un’ottica di maggiore credibilità e attrattività sul mercato.
Con il nostro percorso BeManager è possibile certificare le competenze avviando un iter formativo personalizzato offerto dalla nostra Federmanager Academy.
Il manager di Rete, una volta terminato il percorso e rilasciata la certificazione dall’ente terzo RINA, vedrà accresciute e valorizzate le proprie competenze curriculari ma anche quelle trasversali, le famose “soft skills”, anche loro fondamentali nel mondo professionale.
Il nostro servizio di certificazione delle competenze manageriali permette di certificare altri 4 profili:
Per ulteriori informazioni puoi scrivere a bemanager@federmanager.org