Roma, 13 gen. (Labitalia) – Si consolida il positivo rapporto tra Federmanager e Enel grazie all'incontro di ieri che ha messo al centroil futuro dei dirigenti del gruppo, vera spina dorsale per i prossimi investimenti Enel in alcuni settori decisivi per il rilancio economico del Paese tra cui reti, digitale e riconversione delle infrastrutture esistenti. Al colloquio tra Stefano Cuzzilla, presidente della Federazione dei manager industriali e Francesco Starace, ad del gruppodell'energia, hanno partecipato anche Francesca Di Carlo, responsabileHR del gruppo, Carlo Tamburi, Ad di Enel Italia e Bernardo Quaranta responsabile HR Enel Italia.
"Federmanager intende concretamente supportare il progetto di riposizionamento strategico e organizzativo che il gruppo sta portandoavanti insieme al proprio management", sottolinea Cuzzilla a margine dell'incontro, promosso da Cordenel, il coordinamento delle rappresentanze sindacali aziendali dei dirigenti, e da Federmanager Roma presente con il presidente Giacomo Gargano.
"Il vertice Enel sta dimostrando una grande volontà di innovare e un esercizio di leadership positiva, capace di valorizzare quelle competenze manageriali e professionalità interne indispensabili per modernizzare la politica industriale nazionale del gruppo e per svolgere un ruolo di primo piano tra i player internazionali del settore", aggiunge il presidente Federmanager.
Piena condivisione, dunque, al piano di investimenti che Starace ha dichiarato di essere pronto a mettere in campo sia per la digitalizzazione delle reti, sia per il cablaggio della fibra ottica,
sia infine per procedere alla riconversione delle centrali a gas ormai obsolete.
"Riconosciamo inoltre ampia convergenza in tema di welfare per la dirigenza, a partire dall'assistenza sanitaria integrativa e dalla previdenza privata complementare a quella Inps", commenta Cuzzilla. "Enel sta dimostrando che la competitività del gruppo si costruisce privilegiando politiche lungimiranti adottate in favore di giovani e meno giovani. Un modello vincente che Federmanager non può che sostenere".
Il recente accordo firmato per la flessibilità in uscita dei dirigenti, commenta Sandro Neri, coordinatore Cordenel, "rappresenta un concreto esempio e un benchmark di questa lungimiranza".