Giovedì 13 maggio il presidente Cuzzilla parteciperà alla presentazione del rapporto delle attività del Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi della Santa sede
Le mafie rappresentano un fenomeno diffuso nel sistema sociale, politico ed economico che desta ampia preoccupazione, in particolare ora che si devono affrontare le conseguenze che la pandemia ha prodotto. Sono necessari interventi di contrasto ma sono auspicabili anche interventi preventivi soprattutto di natura culturale.
Su questa scia è nato il Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi, interno alla Pontificia Academia Mariana Internationalis, creato per accogliere l’appello di Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti.
La Pontificia Academia Mariana internationalis ha quindi organizzato un convegno che si terrà il 13 maggio alle ore 9,30 presso la sala conferenze del Museo delle civiltà a Roma, in cui interverranno magistrati, prefetti, studiosi ed ecclesiastici, per la costruzione di una cultura e pedagogia della cittadinanza, della legalità e dello sviluppo, a partire dalle sfide che ad esse pongono le mafie, la tratta degli esseri umani, il caporalato, il terrorismo nazionale ed internazionale, le distorsioni della società digitale, il disagio giovanile.
Sarà possibile seguire l’evento in streaming a questo link
Tra i relatori dell’evento anche il presidente Stefano Cuzzilla. Nel suo intervento porrà l’accento su legalità, etica e trasparenza quali valori fondanti del ruolo manageriale e sulle competenze e l’esperienza manageriale per costruire alternative alla criminalità e per gestire in modo appropriato i beni confiscati, tematiche che hanno una rilevanza notevole sia per il mondo dell’impresa che del management.
Scarica la locandina del convegno.
Questo convegno segna un primo passo attuativo dell’intesa siglata lo scorso mese da Federmanager con la Pontificia Accademia Mariana internazionale, la Pontificia università Antonianum e la Conferenza di ministri provinciali dei frati minori d’Italia (Compi). Tra gli obiettivi condivisi, l’interesse comune ad attivare lo studio e l’analisi dei fenomeni criminali e mafiosi e la volontà di reagire a tali fenomeni attraverso azioni di collaborazione insieme alla promozione del paradigma dell’ecologia integrale.