1. IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
L'accordo nazionale
Il 30 maggio 2012 il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e i Segretari generali CGIL Susanna Camusso, CISL Raffaele Bonanni e UIL Luigi Angeletti hanno attivato – in analogia con interventi svolti in precedenti occasioni – un Fondo di solidarietà per le popolazioni, i lavoratori e i sistemi produttivi colpiti dal sisma del 22 e 29 maggio, al quale ha aderito successivamente Confservizi. Le Parti sociali hanno quindi promosso, in collaborazione con le rispettive articolazioni territoriali, la raccolta nelle aziende di contributi volontari.
La raccolta del Fondo
Sono confluiti nel Fondo interconfederale i contributi volontari dei lavoratori, pari all'equivalente di un'ora di lavoro e, da parte delle imprese, pari alla somma dei versamenti dei propri dipendenti.
L'adesione al Fondo è stata molto positiva: al 31 maggio 2013 sono stati raccolti 7.533.356,07 euro. Il Fondo si è chiuso ufficialmente il 31 marzo scorso, ma rimane comunque aperto per ulteriori versamenti.
L'operatività del Fondo
Le Organizzazioni imprenditoriali e sindacali dell'Emilia-Romagna e di Mantova hanno ricevuto l'incarico operativo, in qualità di rappresentanti sul territorio delle rispettive organizzazioni nazionali, della gestione del Fondo e di tutte le attività ad esso connesse. In questi mesi il Gruppo di lavoro a ciò dedicato – costituito da Mario Agnoli, Mauro Redolfini, Graziano Cremonini, Vincenzo Colla, Giorgio Graziani, Gianfranco Martelli – ha condiviso metodologia, caratteristiche e contenuti principali delle opere da realizzare con le risorse del Fondo.
2. LA METODOLOGIA
Stretta connessione con il territorio
La filosofia di fondo che ha guidato le scelte dei promotori del Fondo si sostanzia nella volontà di contribuire a rivitalizzare i territori feriti dagli effetti del terremoto, con la realizzazione di opere funzionali alle esigenze espresse dai lavoratori, dalle loro famiglie e dalle imprese. Per individuare le opere necessarie ed utili, si è cercato di intercettare, tramite le rappresentanze sindacali ed imprenditoriali, le esigenze concrete delle comunità locali, a partire dai fabbisogni dei lavoratori e delle imprese. Le esigenze emerse saranno verificate e confrontate con i rappresentanti delle
Istituzioni dei territori, cioè Comuni e Province, con la regia della Regione, così fa finalizzare gli interventi nel modo più ottimale. Un particolare elemento di novità, per quando riguarda il legame con il territorio, è il coinvolgimento di un gruppo di giovani architetti ed ingegneri residenti nelle aree del sisma, selezionati per l'occasione. Essi, oltre a contribuire alla progettazione e realizzazione degli interventi, avranno il compito di instaurare un rapporto costante con le comunità locali e una funzione di "ascolto".
Qualità, parola chiave del progetto
Obiettivo del Fondo è realizzare un progetto avanzato e di qualità, per valorizzare la straordinaria risposta dei lavoratori e delle imprese a questa iniziativa. La qualità del progetto si declina a più livelli:
– qualità architettonica e tecnologica, con particolare attenzione ai principi della sostenibilità e dell'efficienza energetica; – qualità funzionale, per rispondere in modo efficace e completo ai bisogni
intercettati; – qualità sociale, poiché intende contribuire all'aggregazione, al miglioramento della vita collettiva e del tessuto connettivo della società.
3. GLI INTERVENTI
Le caratteristiche: identificabilità ed innovatività
Gli interventi saranno connotati, in particolare, da: – identificabilità e tipicità delle opere, sia da un punto di vista funzionale sia architettonico; – diffusione del "modello architettonico" nelle province colpite dal sisma; – innovatività dei materiali e delle tecniche costruttive, sperimentazione tecnica, con performances energetiche e di sostenibilità ambientale.
Destinatari e tipologie: dalla prima infanzia alla terza età
Circa l'individuazione dei principali beneficiari degli interventi, si è deciso di realizzare opere riferibili alle diverse fasi della vita che caratterizzano la struttura sociale: infanzia, giovani e anziani.
Gli interventi riguarderanno la realizzazione di: – asili, dedicati all'infanzia e alla conciliazione lavoro-famiglia; – palestre e/o centri di aggregazione, dedicati per lo più ai giovani; – strutture di servizi socio-sanitari, dedicati per lo più agli anziani. Le tre tipologie di manufatti potranno anche essere integrate in un unico luogo, al fine di realizzare veri e propri "centri di interesse" per le popolazioni, con una funzione coordinata e complementare.
La localizzazione: condivisione con i Comuni
L'individuazione delle aree in cui collocare gli interventi avverrà sulla base delle indicazioni raccolte da lavoratori ed imprese, di una loro verifica con i Comuni coinvolti, in un quadro generale condiviso con il Commissario per la ricostruzione. Saranno definiti protocolli d'intesa con ciascun Comune coinvolto, che indicheranno la tipologia di interventi da realizzare, le aree da rendere a ciò disponibili, l'impegno a rilasciare tutti i permessi e a favorire la rapida conclusione dei procedimenti amministrativi connessi.
Criteri per l'affidamento dei lavori di realizzazione
Le imprese affidatarie saranno selezionate dai responsabili tecnici del progetto in base ad alcuni precisi criteri: – pluralità di offerte; – piena corrispondenza ai requisiti di legge e di "reputazione etica";
– comprovata capacità costruttiva e tecnologica; – prossimità, per valorizzare il tessuto produttivo locale.
4. UN PROGETTO D'AVANGUARDIA
Un architetto di chiara fama e un Laboratorio di giovani professionisti
L'affidamento dei lavori di progettazione ad un architetto di chiara fama, l'architetto Mario Cucinella e il suo studio Mario Cucinella Architects, rappresenta una ulteriore conferma dell'eccellenza del progetto che il Fondo intende realizzare. Nel mese di maggio lo Studio ha selezionato, su oltre 160 candidature, sei giovani architetti e ingegneri residenti nelle aree del sisma, sotto i 30 anni.
Questi professionisti saranno protagonisti del Workshop "Costruire per ricostruire" presso lo Studio Cucinella, con l'obiettivo di progettare e coordinare la realizzazione degli interventi, in stretta connessione con le comunità locali. La ricostruzione diventa così occasione per "far crescere" professionalmente un gruppo di giovani laureati del territorio.
La "visione" del progetto
"Un'architettura di qualità, un'azione di responsabilità e una speranza" Mario Cucinella Per un approfondimento di questa "visione" si veda la cartella stampa dello Studio,qui allegata, che contiene anche i profili dell'Architetto Cucinella e del gruppo di giovani professionisti.
5. TRASPARENZA E COMUNICAZIONE
Dal punto di vista gestionale, i promotori del Fondo hanno deciso di adottare meccanismi di controllo e strumenti a garanzia della massima trasparenza nella destinazione e nella gestione di tutti i fondi raccolti. La gestione operativa e finanziaria del Fondo avverrà attraverso una Onlus sotto forma di trust, che consentirà di donare i manufatti finali ai Comuni. Un sito internet darà conto dell'evoluzione e della progressione dei lavori.
MCA Workshop permanente per la ricostruzione – Mario Cucinella Architects