Il Presidente di Confapi Maurizio Casasco e il Presidente di Federmanager Giorgio Ambrogioni si sono incontrati l’11 ottobre scorso per una prima riflessione e valutazione congiunta sulla situazione socio-politica del Paese e sulla situazione industriale con specifico riferimento al comparto delle pmi.
Partendo da una condivisa preoccupazione per la mancanza di iniziative politiche effettivamente in grado di risanare il paese sul piano etico, sociale ed economico e quindi di segnali utili a rilanciare gli investimenti e ad attrarre nuovi capitali esteri, i Presidenti di Confapi e Federmanager hanno convenuto sulla esigenza di dimostrare al Paese ed alla politica la capacità degli imprenditori e dei manager di saper affrontare i problemi con idee concrete ed a “costo zero”.
In Italia ci sono migliaia di piccole imprese vitali che hanno tutte le potenzialità per crescere e competere ma che spesso sono carenti di competenze specifiche.
In Italia ci sono anche migliaia di dirigenti neo pensionati che hanno ancora voglia di rendersi utili al Paese mettendo a disposizione le loro competenze ed esperienze.
In questo quadro Confapi e Federmanager hanno deciso di avviare un progetto pilota su tre aree geografiche individuando aziende interessate ad avviare forme di apprendistato nei confronti di giovani ad alto potenziale, nonché dirigenti – neo pensionati – disposti a svolgere azioni di tutoraggio e trasferimento competenze.
Azioni di tutoraggio saranno ipotizzate anche a supporto di start up giovanili meritevoli di sostegno manageriale nonché a favore dei cosiddetti “passaggi generazionali”.
Con questo progetto, che sarà presentato alla stampa ed alle Istituzioni non appena definito nei dettagli e negli ambiti geografici, Confapi e Federmanager vogliono esaltare il valore del partnerariato e la loro attenzione alle imprese, ai manager ed ai giovani, in sostanza al Paese.
Ovviamente continuano le azioni bilaterali finalizzate a rafforzare la presenza di figure manageriali a fianco dei piccoli imprenditori anche mediante la valorizzazione della figura del “quadro superiore” prevista contrattualmente.