Roma, 16 apr. (Labitalia) – Finmeccanica e sindacati hanno
siglato oggi un protocollo d'intesa che punta a nuove relazioni
industriali, definendo "un sistema di informazione e consultazione che
individui nuovi strumenti finalizzati al coinvolgimento delle
organizzazioni sindacali nella conoscenza e nel confronto sulle scelte
strategiche e di sviluppo del gruppo". Le segreterie nazionali di Fim
Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme a vertici di Finmeccanica, hanno
messo a punto un "processo che tende a consolidare un modello
d'impresa sempre piu' attento al valore delle risorse umane e
prodromico alla verifica e alla realizzazione di un sistema
partecipativo piu' avanzato anche valutanto un'evoluzione di forme
societarie che consentano nel tempo di agevolare il raggiungimento
degli obiettivi".
"Negli ultimi anni abbiamo capito che il modello anglosassone,
che faceva solo gli interessi degli azionisti e dei mercati
finanziari, non basta piu': c'e' bisogno – spiega l'ad di
Finmeccanica, Alessandro Pansa – di un sistema che tuteli anche
l'attivita' produttiva e le nuove tecnologie. E' fondamentale trovare
un equilibrio tra queste due cose. Quindi bisogna continuere a fare
gli interessi degli azionisti, ma anche trovare un'adeguata struttura
per il modello produttivo che permetta di raggiungere i risultati
sperati". Per farlo, aggiunge Pansa, "c'e' bisogno di un nuovo modello
di relazioni indistriali". "Dove ci portera' questa strada – si chiede
– non lo so. Spetta a noi pero' far avanzare questo processo, facendo
ognuno il proprio mestiere, management e lavoratori, per gestire il
processo evolutivo del gruppo Finmeccanica".
L'ad di Finmeccanica, poi, si dice "frustrato" per "non riuscire
ad assumere giovani qualificati". "Ne abbiamo bisogno, ma non troviamo
l'occasione per un ricambio generazionale. In passato i lavoratori
anziani uscivano piu' volentieri dall'azienda per lasciare il posto ai
giovani. Oggi non e' piu' cosi'", rimarca. Pansa, poi, rispondendo a
una domanda sugli esuberi alla Selex, spiega che il protocollo "non
fara' venir meno la sana conflittualita'". "Quello della Selex –
prosegue – e' un problema che stiamo discutendo da tempo con i
sindacati. Questo protocollo non cambia i ruoli, ma soprattutto
instaura relazioni industriali che riguardano piani diversi e punta a
una partecipazione nel tempo dei lavoratori al futuro del gruppo".
Pansa, infine, sottolinea che a questo protocollo "nulla e' precluso,
ma ci vorra' del tempo per costruire una reciproca fiducia che porti
al cambiamento di ruolo del sindacato".
(Lab)