Roma, 13 gen. (Labitalia) – "E' un bene che si ricominci a
parlare di modernizzazione del mercato del lavoro" con il Jobs Act del
Pd e il piano presentato ieri dal Nuovo Centro Destra "ma va ricordato
che il lavoro non si crea per decreto: le ricette presentate" dai
partiti "sono molto diverse tra loro, non tutte hanno avuto successo,
non ci sono novita' di fondo, ma credo che la sfida veramente
importante sia arrivare a creare le condizioni migliori perche' le
imprese siano competitive, un mercato piu' semplice dove ci sia
fiducia di fondo e tra le parti sociali ci sia un clima di trasparenza
per arrivare a modifiche del mercato che vadano in un'ottica in grado
di garantire il lavoro e la stabilita' per il futuro". Cosi' il
vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina, ospite in diretta a
"L'Economia Prima di Tutto" su Radio1 Rai, commenta le proposte sul
lavoro del Pd e del Ncd.
Sul fronte in particolare della discussione sull'art.18 (che il
Pd propone di inserire nelle tutele crescenti del contratto unico e
che invece il Ncd intende abrogare), Regina risponde cosi' alla
domanda se a Confindustria interessi davvero riaprire l'annoso
dibattito sulle norme sui licenziamenti: "C'e' quasi il 100% di senza
lavoro in piu' rispetto a prima della crisi, davanti a queste cifre
non credo ci debbano essere barriere ideologiche, va affrontata la
riforma delle regole del mercato con trasparenza e linearita', una
linearita' in cui le parti sociali devono giocare un ruolo principale.
Bisogna lasciare piena autonomia alle parti nella contrattazione
collettiva, e modificare la legge Fornero per rendere piu' efficaci le
norme sulla flessibilita' nel mercato del lavoro".
Confindustria fa poi proprio l'allarme, gia' lanciato da
sindacati e Regioni, sulle risorse finanziarie per gli ammortizzatori
sociali nel 2014: "purtroppo le crisi aziendali perdurranno e forse si
acuiranno in alcuni comparti nel 2014, il livello delle risorse
necessarie e' preoccupante", avverte il vicepresidente Regina, che
aggiunge: "va fatto un dibattito aperto riforma strumento che oggi non
funziona in maniera efficace per i lavoratori che escono dal mondo del
lavoro e che fanno fatica a trovare un nuovo posto"