In data 9 febbraio 2012 sono stati siglati i testi coordinati sia del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti delle imprese dei servizi di pubblica utilità, sottoscritto con Confservizi, che del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti delle imprese dei servizi pubblici economici locali, sottoscritto con Cispel.
Per la prima volta i testi coordinati dei CCNL suddetti sono stati redatti da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle rispettive organizzazioni e rappresentano, perciò, testi condivisi dalle Parti che hanno negoziato e stipulato i Contratti Collettivi e gli accordi contrattuali che vi confluiscono.
Come si ricorderà, per effetto della separazione avvenuta nell'ambito dell'originaria Confederazione dei servizi pubblici locali tra le diverse Federazioni aderenti, si era reso necessario sottoscrivere in pari data due accordi contrattuali separati, dai medesimi contenuti, rispettivamente con Confservizi e Cispel.
Qui di seguito vengono poste in evidenza le novità introdotte dalla data di sottoscrizione degli Accordi di rinnovo contrattuale del 22 dicembre 2009, frutto del confronto sviluppato con le Organizzazioni datoriali:
- Modelli di retribuzione variabile incentivante
In coerenza con l'esigenza di introdurre nelle aziende dei pubblici servizi un modello retributivo maggiormente rispondente alle caratteristiche della figura del dirigente ed alle sfide della competizione, sono state rilanciate le attività dell'Osservatorio bilaterale permanente, con il compito di monitorare il livello di diffusione delle forme di retribuzione variabile e promuovere l'applicazione di tali sistemi.
A seguito dei lavori dell'Osservatorio e in applicazione di quanto previsto dall'art. 12 del CCNL, è stato introdotto un modello di retribuzione variabile incentivante che può essere utilizzato dalle aziende che non hanno predisposto propri piani aziendali, ideato per venire incontro alle effettive specifiche esigenze del settore dei servizi pubblici, ovvero per aziende che si caratterizzano per l'esigenza di erogare servizi pubblici nel rispetto dei vincoli di bilancio, anziché per logiche di profitto.
Tale modello può essere utilizzato come riferimento per l'applicazione di sistemi basati su un processo di valutazione trasparente che veda ciascun dirigente condividere l'identificazione e la definizione di obiettivi, in termini di risultati nell'anno di riferimento, basati il più possibile su parametri oggettivamente misurabili.
Il sistema di incentivazione si differenzia nella identificazione di due ruoli professionali specifici, rappresentativi di una posizione di staff e di una di linea (commisurati verso un profilo atteso), le cui competenze manageriali vengono quantificate rispetto a 4 focus predefiniti (strategico, operativo, gestionale, organizzativo), da cui declinare il livello di possesso atteso per l'adeguata copertura del ruolo e la conseguente misurazione del livello rilevato nel dirigente inserito nel processo di valutazione.
- Responsabilità civile e penale connessa alla prestazione
L'Accordo 22.12.2009 prevedeva la costituzione di un apposito gruppo di lavoro per verificare la possibilità di attivare delle coperture assicurative, con particolare riguardo alla responsabilità patrimoniale personale e alle spese legali, con specifico riferimento ai profili di responsabilità tipici delle attività di servizio pubblico, nel rispetto delle normative vigenti.
Dagli approfondimenti di tale gruppo di lavoro è emersa la necessità di estendere l'area di tutela del dirigente nelle ipotesi di Responsabilità civile e penale connessa alla prestazione, di cui all'art. 26 del CCNL. Pertanto è stata introdotta una nuova formulazione della citata norma contrattuale le cui principali novità possono essere così riassunte:
1) La responsabilità civile verso terzi per fatti compiuti dal dirigente nell'esercizio delle proprie funzioni è a carico dell'azienda che provvede a propria cura e spese attraverso polizze assicurative RCT (responsabilità civile verso terzi) e RCO (responsabilità civile operatori);
2) La responsabilità patrimoniale per fatti compiuti dal dirigente nell'esercizio delle proprie funzioni, con esclusione dei casi di dolo e colpa grave, è altresì a carico dell'azienda, che provvede a sua cura e spese a stipulare idoneo contratto assicurativo a copertura dei danni da essa subiti in conseguenza dei predetti fatti nei limiti su esposti;
3) Qualora l'azienda intendesse cogliere offerte del mercato assicurativo che prevedono la copertura anche della colpa grave, il relativo costo resterebbe a carico del dirigente;
4) Le coperture di cui ai punti 1) e 2), prevedono la rinuncia alla rivalsa da parte dell'azienda sul dirigente responsabile.
5) Le coperture assicurative per le responsabilità del dirigente che non sono poste in capo all'azienda dalle clausole del contratto collettivo di lavoro, nonché per le fattispecie in cui la legge dichiara nulli i contratti di assicurazione stipulati dal datore di lavoro a favore di dirigenti o amministratori, sono a carico del dirigente. L'Azienda è tenuta in ogni caso ad informare per iscritto il dirigente circa la possibilità di accedere ad una polizza assicurativa, individuata dalle Parti stipulanti il CCNL per la copertura dei rischi di cui sopra, indicando le condizioni contrattuali e l'importo del premio. Le Parti sono impegnate ad individuare una polizza assicurativa che includa anche i casi di colpa grave e che copra anche le spese legali a carico del dirigente, in ogni grado di giudizio ed in qualsiasi sede penale, civile, amministrativa o tributaria, per procedimenti promossi in relazione alle responsabilità contemplate nel comma 10 dell'art. 26.
- Risoluzione del rapporto di lavoro
A seguito della Riforma del sistema previdenziale introdotta dal cd. "Decreto Monti", che ha elevato significativamente l'età pensionabile, si è reso necessario intervenire sulla disciplina contrattuale prevista dall'art. 34 del CCNL, in materia di risoluzione del rapporto di lavoro, la quale stabiliva, al comma 6 del testo originario, l'esclusione delle tutele nei confronti di dirigenti che avessero compiuto o compissero allo scadere del periodo di preavviso il 65° anno di età.
Nel testo riformulato della norma citata, invece, tale esclusione è stata mantenuta solo per coloro che allo scadere del periodo di preavviso maturino i requisiti per accedere al trattamento della pensione di vecchiaia, eliminando il riferimento al 65° anno di età.
Le modifiche alla disciplina contrattuale, introdotte in sede di redazione dei testi contrattuali dei CCNL, in riferimento agli artt. 26 e 34, hanno effetto dalla data di sottoscrizione dei testi coordinati sopra riportata, 9 febbraio 2012.
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Sulle novità contrattuali introdotte dal presente rinnovo, Federmanager di propone di promuovere nell'ambito dell'Osservatorio Bilaterale, in accordo con Confservizi e Cispel, iniziative informative e seminariali, di cui si darà pronta comunicazione.
I testi dei rispettivi CCNL sono disponibili nell' Area Riservata del portale.