Roma, 15 apr. (Labitalia) – "Parlare di agenda digitale pensando che l'aspetto della riforma digitale del Paese passa esclusivamente attraverso la riforma della pubblica amministrazione, a mio avviso, è un errore. Noi riusciremo ad avviare una riforma del nostro mondo digitale se riusciremo a mettere assieme quelli che sono le potenzialità essenziali del mondo dell'industria, della tecnologia, con quello evidentemente del pubblico, che ha invece una precisa funzione, quella del controllo, dell'indirizzo". Così Guelfo Tagliavini, coordinatore Federmanager Gruppo Agenda Digitale, con Labitalia, sul tema dell'Agenda digitale.
Nella 'corsa' al digitale del Paese, secondo Federmanager, "è essenziale che il mondo del privato trovi effettivamente una forte coesione e un momento di incontro con quello della pubblica amministrazione: questa è l'unica strada per venire fuori da questa empasse".
E Federmanager è pronta a fare la sua parte. "Il privato può mettere in campo -sottolinea Tagliavini- soluzioni e competenze in grado di sopperire a questa carenza. Noi abbiamo fatto una serie di iniziative sul tema del digitale a partire dal tema delle competenze. Non dimentichiamo che Federmanager è stata una delle realtà che supportato fortemente la nascita dell'Agenzia per l'Italia digitale nella definizione delle linee guida nazionale sui temi delle competenze e della formazione".
Di certo, la sfida del digitale può avere effetti concreti sulla ripresa economica del Paese, secondo Federmanager. "Noi abbiamo perso negli ultimi anni -sottolinea Tagliavini- pezzi di competenze e di qualità nel nostro mondo della produzione. L'agenda digitale potrebbe essere uno strumento per rimettere in corsa un sistema che soffre da ormai dieci anni di una continua erosione".
"Noi avevamo dei centri di competenza importanti -continua il dirigente di Federmanager- che erano allocati nell'ambito di aziendemultinazionali, o nazionali, impiegate nel settore delle telecomunicazioni, e che sono andate gradualmente contraendosi. Noi oggi registriamo una caduta del comparto industriale, delle telecomunicazioni, mediamente con una percentuale del 3-5% degli affari e del volume".
"Quindi l'agenda digitale -conclude Tagliavini- sarà un'occasione per rimettere in moto un comparto che in qualche modo nel tempo abbiamo messo nell'angolo".