| Il 25 febbraio scorso, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuta la prima riunione del Tavolo interministeriale con le Parti Sociali, presente anche una delegazione di Federmanager, per discutere con i vertici di GlaxoSmithKline S.p.A. sull'annunciata decisione di chiudere il Centro Ricerche di Verona.
Alla presenza del Ministro Claudio Scajola, del Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, del Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e delle OO.SS. di categoria, i vertici di GSK Italia hanno confermato la volontà di cessare le attività del suddetto Centro Ricerche entro la fine dell'anno, nell'ambito di un programma di razionalizzazione strategica delle attività di ricerca della multinazionale a livello mondiale, per concentrare gli investimenti in ricerca nelle aree terapeutiche con le maggiori prospettive di ritorni economici. GlaxoSmithKline, infatti, valuta insoddisfacenti le previsioni di remuneratività del settore di ricerca sulle neuroscienze, in cui è impegnato il Centro Ricerche di Verona, rispetto agli investimenti di lungo termine richiesti. La decisione della Società di abbandonare questo specifico ramo di ricerche, pertanto, comporta la chiusura definitiva del sito di ricerca di Verona e di un altro laboratorio in Inghilterra. La Società, tuttavia, ha confermato di voler mantenere gli attuali livelli produttivi in Italia, offrendo la propria disponibilità a confrontarsi su un nuovo modello di sviluppo sostenibile che garantisca la continuità produttiva del Centro di Verona. Il Governo ha rigettato la decisione della Glaxo di abbandonare la ricerca sulle neuroscienze in Italia, con la conseguente perdita di un importante patrimonio scientifico e produttivo riconosciuto a livello internazionale, decidendo di attivare un Tavolo tecnico costituito dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, del Lavoro, della Salute, della Istruzione e Ricerca, e della Regione Veneto, per esaminare ogni concreta soluzione, a partire dal mantenimento del Centro Glaxo, in grado di salvaguardare i livelli occupazionali e le prospettive di ricerca dei laboratori di Verona. Il Ministro Sacconi, in particolare, ha annunciato che al termine della fase di analisi condotta dalla task force interministeriale, che prevedibilmente durerà almeno un mese, verrà riconvocato il Tavolo di confronto con le Parti sociali per presentare le prime ipotesi alternative alla chiusura del polo di ricerca di Verona. A tale proposito, Federmanager ha dichiarato ai rappresentanti del Governo presenti alla riunione di aver già avviato un approfondimento sulle prospettive del Centro Glaxo di Verona, con il coinvolgimento della dirigenza della stessa azienda, impegnandosi a fornire un contributo concreto di analisi e proposte all'esame del Governo. Federmanager, inoltre, ha ricordato di aver già denunciato, in una nota sull'industria farmaceutica in Italia recentemente inviata al Ministero dello Sviluppo Economico, il rischio che le operazioni di riassetto in corso nelle corporation multinazionali possano comportare un ridimensionamento delle sedi locali ed una contrazione della presenza di tali Aziende nel nostro Paese, con la conseguenza di lasciare che l'Italia rimanga solo un mercato di grande valore commerciale per i Gruppi stranieri.
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