Roma, 30 mag. (Labitalia) – "L'atteggiamento assunto da
Outukumpu, la societa' finlandese proprietaria del sito siderurgico di
Terni, in occasione dell'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo
Economico con il sottosegretario De Vincenti, e' inaccettabile e
rischia di compromettere i livelli produttivi e la stessa cessione di
Acciai Speciali Terni". Cosi' il presidente di Federmanager, Giorgio
Ambrogioni, sulla base di quanto dichiarato dai rappresentanti di
Outukumpu e gia' anticipato dai media, circa il rifiuto delle offerte
di acquisto ricevute per il sito ternano e la richiesta di un periodo
di proroga della procedura di cessione imposta dalla Commissione Ue
senza peraltro fornire alcun dettaglio sui tempi e le modalita'
programmate per proseguire nella trattativa di vendita.
"Possiamo anche comprendere le esigenze di riservatezza imposte
da una trattativa cosi' delicata -aggiunge il presidente di
Federmanager Terni, Floris Ragnoni- ma a questo punto della situazione
la cittadinanza ternana e tutti gli stakeholders hanno diritto di
avere informazioni attendibili e qualche certezza in piu' sul futuro
del sito produttivo".
"Apprezziamo l'impegno preso dal sottosegretario De Vincenti,
anche per conto della presidenza del Consiglio dei ministri, di
intervenire direttamente nei confronti della Commissione europea
-continua Ambrogioni- affinche' sia la stessa Commissione a farsi
carico della procedura di cessione per addivenire alla chiusura delle
trattative in tempi stretti, senza assecondare atteggiamenti dilatori
che, di sicuro, non possono che danneggiare la capacita' produttiva
dell'azienda". (segue)
AST TERNI: FEDERMANAGER, COMMISSIONE UE SI FACCIA CARICO DELLA CESSIONE (2) =
(Labitalia) – Federmanager, informa una nota, "condivide
pienamente la posizione assunta dal presidente del Consiglio, Enrico
Letta, nella lettera inviata a Bruxelles, in cui segnala la necessita'
di chiudere l'operazione di cessione in tempi brevi, privilegiando
un'opzione che conferisca il sito ternano a un operatore industriale,
in modo da garantire il mantenimento dei livelli produttivi,
commerciali e occupazionali di Ast, nonche' l'integrita'
dell'impianto".
"Per quanto ci riguarda -dice il presidente di Federmanager-
siamo pronti a fare la nostra parte e a mettere a disposizione del
governo le valutazioni e le proposte del management, per arrivare alla
soluzione di una vicenda su cui l'esecutivo deve impegnarsi al massimo
livello, sapendo che se si perde altro tempo si rischia di svuotare il
mercato di Ast per lasciarlo ai concorrenti".
"Preservare la capacita' produttiva delle Acciaierie di Terni,
unitamente a quella dell'Ilva di Taranto, vuol dire -spiega
Ambrogioni- salvaguardare il futuro della siderurgia nel nostro Paese,
ovvero la difesa di un asset strategico per tutta l'industria
manifatturiera italiana, la cui crisi comporterebbe una perdita
irrimediabile di competitivita' per il sistema Paese".