Ecco di cosa hanno parlato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, nella web conference del 3 maggio scorso
Le competenze dei manager sono indispensabili per la ripresa dell’export italiano.
Ne abbiamo discusso lunedì 3 maggio, in occasione della nostra web conference con il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. L’evento, dal titolo “Il manager del futuro. La leva dell’export per il rilancio del made in Italy” ha registrato un’audience di oltre 1.300 tra manager e stakeholder, collegati per ascoltare il confronto tra il ministro e il presidente Cuzzilla sui temi di maggiore interesse per il nostro settore, riguardanti l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti.
Cuzzilla ha aperto i lavori sottolineando la crescente esigenza di managerialità per supportare le imprese italiane in un nuovo approccio verso i mercati esteri e per richiamare investimenti nel nostro Paese. Lo sviluppo della managerialità passa dalla formazione, su cui la nostra Federazione sta puntando con decisione, soprattutto attraverso BeManager: un percorso che certifica le competenze manageriali di export manager e manager dell’internazionalizzazione, ma anche quelle dei manager per la sostenibilità, a testimonianza della nostra attenzione a una crescita che sia davvero sostenibile.
Ha preso quindi la parola il ministro Di Maio, che ha ringraziato per l’importante momento di confronto rappresentato dalla web conference e ha da subito sottolineato l’impegno del governo per una nuova strategia di promozione del made in Italy, che si avvalga del dialogo tra istituzioni e operatori economici. Il ministro ha illustrato i sei pilastri su cui è fondato il “Patto per l’export”, elaborato grazie al contributo di oltre 140 tra rappresentanze imprenditoriali e associazioni di categoria, e per il quale in un anno è stato previsto un ulteriore stanziamento di 5 miliardi di euro. Di Maio ha inoltre evidenziato l’attenzione del Maeci per la digitalizzazione, che interesserà i processi produttivi e i canali di transazione commerciale. Proprio al fine di facilitare l’interazione tra imprese e Pa, il ministero ha lanciato due portali tematici, dedicati rispettivamente all’export e al made in Italy, e tra poche settimane presenterà una piattaforma riservata agli investimenti nel nostro Paese. Il ministro ha quindi posto l’accento sull’importanza per il sistema Italia degli eventi fieristici, che ripartiranno dal prossimo 15 giugno, e ha passato in rassegna le ulteriori misure che interessano l’export: dal rafforzamento dell’operatività del fondo 394-81, che Simest gestisce su mandato del Maeci, al voucher per temporary export manager con competenze digitali, che potrà avere ulteriori sviluppi per consentire anche ai profili manageriali di accedere alla misura.
Durante l’evento, è stato proiettato un video che abbiamo realizzato proprio allo scopo di presentare le competenze manageriali che qualificano la figura dell’export manager.
Per rendere permanenti, strutturali e certe le politiche volte a consolidare il posizionamento del nostro paese sulla scena internazionale, ha puntualizzato Di Maio, è importante che le misure siano rifinanziate e ottimizzate. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono già stati previsti ulteriori 1,2 miliardi di euro per il rafforzamento di queste politiche, e il governo sta lavorando ad altri interventi normativi, anche nell’ottica di prevedere, per alcune misure, lo stanziamento pluriennale in legge di bilancio.
Il ministro ha presentato poi “Smart export”, un progetto pilota di training accademico per imprese e professionisti, con moduli erogati da Ice agenzia e da alcuni atenei italiani, e ha parlato del piano strategico di attrazione degli investimenti esteri, su cui sta lavorando la Cabina di regia per internazionalizzazione. L’obiettivo del piano è che il business environment italiano sia percepito come conveniente, sicuro e attrattivo da investitori stranieri dotati di piani industriali validi e privi di intenti predatori o malevoli. Di Maio ha infine esposto l’esigenza ineludibile per il governo di operare interventi di sistema riguardanti la semplificazione amministrativa, la riduzione degli oneri fiscali e lo snellimento dei meccanismi di risoluzione delle controversie. Riforme indispensabili per valorizzare i punti di forza del Paese.
Il presidente Cuzzilla ha ripreso la parola per ringraziare il ministro, confermando l’attenzione verso tutte le misure messe in campo dal Governo, a partire proprio dal testo del Pnrr. e auspicando che la nostra Federazione sia sempre più coinvolta sui temi della politica industriale.
Questa esigenza è stata colta subito dal ministro Di Maio, che ha manifestato la volontà di intensificare il confronto con la nostra Federazione. L’obiettivo sarà quello di lavorare in sinergia per le attività necessarie a sostenere l’export, che insieme al turismo rappresenta quasi metà del Pil nazionale, e a tutelare il made in Italy, combattendo contraffazione e italian sounding